La compagna di squadra di Julia Ituma, Sara Bonifacio ha scritto all’amica una lettera d’addio in un post pubblico sui social.
Parole toccanti e strazianti quelle di Sara Bonifacio, la compagna di squadra di Julia Ituma la giovane pallavolista del Novara morta giovedì scorso precipitando dalla finestra di un albergo. Bonifacio ha deciso di scrivere una lettera d’addio all’amica in un post pubblico sui social da cui emerge tutto lo shock e il dolore per l’improvvisa perdita e il gesto di Julia.
La pallavolista ha raccontato le sue riflessioni ancora provata dall’accaduto. Ciao titu – scrive Bonifacio sui social -. Mi ritrovo a riflettere per provare a trovare un perché a ciò che è accaduto ma purtroppo so che le mie domande non otterranno risposta. Il dolore che provo mi svuota ma allo stesso tempo mi pare poco se paragonato a ciò che ti affliggeva dentro.
L’invito della compagna di squadra ad un esame di coscienza da parte di tutti
La compagna di squadra di Julia Ituma continua dicendo che molti dicono che quello che è accaduto non è colpa di nessuno “ma non credo sia cosi… penso sia un po’ colpa di tutto e di tutti…” dice la giovane pallavolista. “Viviamo in un mondo fatto di persone che si convincono a dover essere forti, un mondo dove le debolezze non sono accettate, MAI, ed essere fragili è quasi una vergogna” continua la ragazza accusando quel mondo in cui oggi vivono i giovani.
“Un mondo che ti spinge a rialzarti ancor prima di cadere, in cui chiunque ti invita a chiedere aiuto, ma poi nessuno ha realmente orecchie per ascoltare… A chi lo stiamo dimostrando? Chi decide chi è forte e chi no? Perché è così importante? Non lo è. Non è importante“.
Il post continua dicendo che invece “TU eri e sei importante, mi dispiace immensamente non avertelo ricordato” è il dolore della giovane Bonifacio sottolineando che per superare e accettare l’accaduto ci sarà bisogno di molto tempo. Infine, la ragazza dichiara che continuerà a riflettere su tutto ciò e invita anche tutti gli altri a farlo, a farsi un esame di coscienza reale “per capire se come agiamo nei confronti degli altri ogni giorno sia degno della vita che ci è stata data”. Poi conclude dicendo “Spero solo che tu ora sia libera di trovare la pace e spero che noi tutti impareremo a fare più attenzione alle persone che incontriamo sul nostro cammino. Mi mancherai Tituz e mi devi una serata.”